L’umidità è una delle principali cause di degrado delle murature. Ne esistono di diversi tipi, ma quella forse più difficile da combattere è l’umidità da risalita. Colpisce soprattutto gli intonaci alla base del muro ed è tipica di seminterrati e case al piano terra; è raro che colpisca i piani superiori, ma può capitare.
Come riconoscerla e come combatterla?
Cosa troverai in questo articolo:
- Cos’è la risalita capillare e quali sono le cause
- Come riconoscere l’umidità di risalita
- Conseguenze dell’umidità che arriva dal basso
- Rimedi contro l’umidità da risalita
Cos’è la risalita capillare e quali sono le cause
L’umidità da risalita, detta anche risalita capillare, è causata dall’acqua presente nel terreno sottostante l’edificio. In condizioni ottimali, l’acqua dovrebbe scendere negli strati inferiori del terreno. Qualche volta, invece, l’alta temperatura della casa fa evaporare l’acqua; questa sale verso l’alto e così facendo penetra nelle pareti.
Ecco perché è comune soprattutto nei piani inferiori degli edifici: difficilmente l’acqua riuscirà a salire fino al primo o al secondo piano, se addirittura al terzo. Inoltre, i soffitti tendono a disperderne buona parte. Ai piani superiori, sono più frequenti i fenomeni di condensa causati dall’escursione termica tra muri e aria calda in casa.
Il fenomeno della risalita capillare non è inevitabile come potrebbe sembrare dalla descrizione: come in molti altri casi, l’umidità da risalita è spesso legata all’uso di materiali economici e di scarsa qualità. È vero che un terreno umido rimarrà tale a prescindere da quello che facciamo. D’altra parte, pavimenti e murature dovrebbero avere un grado minimo di impermeabilizzazione, tale da evitare che l’acqua penetri al loro interno.
Se ciò non accade, è evidente che l’impermeabilizzazione non c’è o è insufficiente.
Come riconoscere l’umidità di risalita
Se l’appartamento o l’ufficio interessato dall’umidità si trova a un secondo o terzo piano, è poco probabile che sia umidità da risalita. È più probabile che si tratti di condensa o di umidità da infiltrazione, causata magari dalla rottura di un tubo. Se invece parliamo di un seminterrato o di un piano terra, le probabilità crescono.
L’umidità da risalita capillare si concentra sempre nella parte bassa del muro, quella più vicina al terreno. Può colpire sia i muri interni sia i muri esterni o perimetrali. È visibile a colpo d’occhio, dato che si presenta come una classica macchia d’umido dai contorni netti, che parte dal pavimento e sale. Man mano che va verso l’alto, la macchia si assottiglia. Intorno ad essa si sviluppa un alone, provocato dagli accumuli di sale che si trovano nell’acqua e nei muri.
Qualunque cosa tu faccia, che sia accendere il riscaldamento o accendere un deumidificatore, non cambia nulla: la macchia non asciuga, rimane dov’è. Più il tempo passa, più le macchie aumentano e diventano sempre più alte e larghe.
Un’ultima caratteristica tipica delle macchie da umidità da risalita potrebbe essere l’odore. In alcuni casi, queste macchie hanno un odore forte causato dai batteri che prolificano nell’acqua stagnante. Quando fa caldo, l’odore non fa che peggiorare e coprire la macchia con la vernice serve a poco.
Conseguenze dell’umidità che arriva dal basso
La concentrazione di acqua nei muri è sgradevole sotto tanti punti di vista: è sgradevole da vedere, aumenta l’umidità nella stanza, provoca cattivi odori. Oltre a tutto questo, accorcia la vita dell’intonaco e peggiora la qualità dell’aria, seppure in modo indiretto.
L’acqua e i batteri al suo interno accelerano il degrado dei materiali che costituiscono i muri. Allo stesso tempo, i sali di cui l’acqua sotterranea è ricca si concentrano nell’intonaco e lo disgregano; è la stessa cosa che succede con la condensa, con la differenza che qui l’acqua arriva da dentro i muri invece che da fuori.
Dove c’è umidità c’è anche muffa, specie quando l’acqua è impossibile da asciugare del tutto. La tipica muffa nera da umidità non è solo brutta, ma anche estremamente dannosa per la salute. Le sue spore si diffondono nell’ambiente, contribuiscono all’inquinamento indoor e aumentano il rischio di disturbi respiratori.
Rimedi contro l’umidità da risalita
Per eliminare l’umidità da risalita non basta una mano di vernice; servono dei prodotti che non assorbano acqua dalla parete e quindi contrastino l’accumulo di acqua nell’intonaco. A questo scopo, noi di RALLK consigliamo in relazione ai vari contesti l’uso di un rasante impermeabilizzante, seguito da un intonaco idrorepellente.
ElastoKappa iSi è una malta contenente additivi riduttori d’acqua, grazie ai quali consente di realizzare rasature impermeabili all’acqua e resistenti alla formazione dei sali. Essendo versatile e facile da applicare, lo si può usare anche per proteggere materiali delicati come la fibra di legno o il cartongesso.
Una volta applicata la zoccolatura nella parte inferiore della parete, si può intonacare il resto con IdroSoft K. Si tratta di un intonaco deumidificante macroporoso, traspirante e in grado di regolare il livello di umidità nell’area circostante.
Entrambi i prodotti visti sopra, nonché gli altri sviluppati per lo stesso scopo, sono realizzati con la tecnologia LWR “Low Water Risks”.
- Utilizzano leganti non reattivi in presenza di sali, che sono la vera causa del deterioramento dell’intonaco.
- Controllano l’assorbimento capillare causa dell’umidità.
- Sono caratterizzati da macro e micro pori interconnessi, così da favorire l’evaporazione dell’acqua ed evitare che si accumuli nei muri.
- Contengono pochi sali idrosolubili, che quindi non si vanno ad accumulare a quelli già contenuti nell’acqua.
- Migliorano l’isolamento termico della parete.
Queste caratteristiche combattono il problema dell’umidità da risalita alla radice, così da contrastarla in modo duraturo ed efficace.
