Si parla molto di polveri sottili e di inquinanti legati al traffico cittadino. Si parla molto meno di inquinamento indoor, invece, benché possa essere addirittura più pericoloso. Trascorriamo infatti ben l’87% del nostro tempo al chiuso, immersi in un’aria spesso poco salubre e piena di inquinanti. Come reagire.
In questo articolo vedremo le cause e i rimedi all’inquinamento indoor, alcuni dei quali si basano su un concetto: la cosa migliore è sempre giocare d’anticipo.
Cosa troverai in questo articolo:
- Quali sono le cause dell’inquinamento indoor
- Cosa sono i composti organici volatili o VOC
- Quali sono le conseguenze
- Rimedi contro l’inquinamento indoor
Quali sono le cause dell’inquinamento indoor
L’aria dei nostri uffici o delle nostre case può essere perfino 50 volte più inquinata rispetto a quella esterna. Questo è un effetto collaterale dell’estremo isolamento termico e acustico delle case di oggi: ciascun appartamento o ufficio è un piccolo bunker, impenetrabile sia al freddo sia all’aria fresca. Se da una parte ciò riduce la dispersione termica, dall’altra aumenta la concentrazione di inquinanti nell’aria.
Le cause di questo inquinamento domestico sono molte.
- Le normali attività umane, specie se parliamo di abitazioni: il vapore prodotto dalla cottura dei cibi, le sostanze volatili contenute nei prodotti per la pulizia, perfino il nostro respiro carico di anidride carbonica.
- Il fumo di sigaretta, una delle fonti maggiori di inquinamento indoor.
- Lo smog proveniente da fuori, se le finestre danno su una strada molto trafficata.
- La muffa, che oltre che essere antiestetica è anche causa di allergie e problemi polmonari.
- I deodoranti per l’ambiente, che profumano l’aria ma la rendono anche meno pulita.
- Solventi, vernici e materiali da costruzione che emettono i cosiddetti “VOC”.
Concentriamoci sull’ultimo punto: cosa sono i VOC?
Cosa sono i composti organici volatili o VOC
I VOC (dall’inglese “volatile organic compounds”, ovvero “composti organici volatili”) sono composti chimici formati da molecole di estrema volatilità. Ciò significa che parte di essi evapora con facilità a temperatura ambiente, disperdendosi nell’aria.
Fintanto che questi composti evaporano all’aria aperta, il problema è relativo. Quando però i composti chimici si trovano in un luogo chiuso, come una casa o un ufficio, rimangono intrappolati al suo interno. Così facendo, aumentano l’inquinamento indoor e rendono l’aria ancora meno salubre.
Ci sono una serie di piccoli trucchi che consentono di arginare il problema, ma non lo risolvono: finché certi composti rimangono all’interno dell’edificio, continuano a produrre VOC per anni e a inquinare l’aria che respiriamo per l’87% del nostro tempo.
Esistono ovviamente dei valori limite imposti dall’Unione Europea, per cui i materiali edili prodotti in Europa non possono contenere grosse quantità di questi composti volatili. Ciò non significa che ne siano del tutto privi, motivo per cui rappresentano comunque un pericolo per la nostra salute, specie nelle settimane immediatamente successive alla loro applicazione.
Quali sono le conseguenze
I danni provocati da inquinamento indoor e VOC variano in base alla loro concentrazione. Nei casi più gravi si parla di Sindrome dell’Edificio Malato, ovvero un insieme di disturbi correlati alla scarsa qualità dell’aria a casa e sul lavoro.
Secondo l’OMS, l’inquinamento indoor può avere conseguenze negative sia sull’integrità fisica sia su quella psicologica delle persone. In sostanza, stare tutto il giorno in un ambiente poco salubre fa male al corpo e alla mente. Si va dalla semplice irritazione a occhi e naso, fino a vere e proprie crisi di asma. Nei casi più gravi, la concentrazione di sostanze dannose provoca emicranie e problemi al sistema nervoso centrale.
I danni maggiori arrivano però dall’azione combinata di VOC e particolato. Secondo gli studi, questi provocherebbero un accumulo di sostanze ossidanti nell’organismo, danneggiando la struttura stessa delle cellule. Si ipotizza che possano addirittura costituire un rischio cancerogeno, anche se gli studi sono ancora in corso.
Rimedi contro l’inquinamento indoor
Partiamo dai rimedi più immediati contro l’inquinamento indoor, che però non sempre risolvono il problema alla radice.
- Arieggiare gli ambienti almeno una volta al giorno, per ossigenare e far uscire l’umidità in eccesso.
- Tenere una o due piante d’appartamento per locale. Piante come il ficus, in particolare, aiutano a tenere l’aria pulita assorbendo parte dell’anidride carbonica e delle sostante nocive.
- Non fumare in casa (e in generale). Come scritto sopra, il fumo di sigaretta è dannoso anche per le altre persone che abitano la casa.
- Installare un depuratore d’aria almeno nelle stanze più vissute.
Tutte queste soluzioni non vanno però alla radice del problema. Onde evitare la proliferazione di tossine e di VOC, infatti, è meglio prevenire piuttosto che curare.
- Combattere l’insorgenza della muffa, una delle cause principali di inquinamento indoor. Per farlo, spray e antimuffa potrebbero non bastare: bisogna eliminare l’umidità in eccesso che stimola la proliferazione della muffa. A questo scopo esistono: vernici antimuffa; intonaci termoisolanti, come Termo K; intonaci deumidificanti, come IdroSoft K.
- Usare materiali per l’edilizia con bassissimi valori di VOC e appartenenti alla classe “Ultra-Low Radioactivity”, sia per abitazioni nuove sia per ristrutturare. Rispetto ai materiali normali, contengono ancora meno VOC e sono quindi ancora più sicuri per la salute.
Noi di RALLK mettiamo la salute delle persone e dell’ambiente prima di tutto, ragione per cui i nostri prodotti sono tutti prodotti con tecnologia Low Emission.
Con noi si combattono davvero le fondamenta dell’inquinamento indoor.
